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Il leccio e la lupa

Nella sezione archeologica del Must, Museo Storico della Città di Lecce, c’è la mostra “Il leccio e la lupa”, un’occasione per scoprire le vicende storico-archeologiche della città e per immaginare la città di un tempo, la quotidianità dei suoi abitanti, gli edifici, le pieghe del suo passato. Insomma, la risposta alla domanda “com’era Lecce nell’antichità?”. 

La storia della città caratterizza il percorso espositivo in tre periodi fondamentali, con tre colori che accompagnano il visitatore: l’epoca messapica, l’età romana imperiale e il medioevo. Si incontrano, tra le altre cose, la musealizzazione di una sepoltura messapica del IV secolo a.C. rinvenuta con il suo corredo durante indagini archeologiche nel chiostro del convento del Carmine; le riproduzioni in scala dei due anfiteatri, quello di Lupiae di epoca augustea e quello di Rudiae di epoca traianea, al tempo della loro costruzione; resti di statue, come il “togato capite”, rinvenuti a Rudiae durante gli scavi per portare alla luce l’anfiteatro, nel 2015. 

Le sale dedicate al medioevo “raccontano” la città come sede di contea e il suo ruolo centrale durante gli anni di regno dei principi di Taranto. Il percorso museale si conclude con i materiali rinvenuti nel castello, edificio di fondazione normanna, completamente ristrutturato durante il regno dell’imperatore Carlo V.

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