<h2>“SCATTARISCIATI” MA DIVINI</h2><p>E’ quasi un termine onomatopeico: “scattarisciati”, termine dialettale che indica la fine di un certo numero di pomodori da pendola lavati e messi in padella, tutti interi, con olio caldo, cipolla e/o aglio e/o peperoncino per una decina di minuti, a fuoco vivo, fino a che non esplodono da soli per il calore (donde il nome, appunto). Trasformandosi in un sugo davanti al quale tutto il resto, anche le più raffinate preparazioni gourmet, spariscono. Anche questo, ovviamente, è un piatto-bandiera della cucina “povera” contadina del Salento: lo si può “incontrare” a Lecce e in tutta la provincia anche come contorno, sulla frisa o sulla pizza, ma – al di là della ricetta prescelta - è impossibile non rimanere ammaliati per sempre dalla fresca semplicità di un sapore che ricorda l’estate, ma che si apprezza decisamente anche nelle altre stagioni.</p><p><br></p><p><img src="https://cdn.visitlecce.eu/storage/2023/05/02/a27e184e942e626f6d85c6c870d96c62fe68a719.jpg"></p>

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SCATTARISCIATI