La clausura delle Benedettine

La clausura delle Benedettine

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La clausura delle Benedettine

Nella città di Lecce i percorsi spirituali non sono mai disgiunti dall’arte e dalla bellezza: niente di più vero se partendo da Corte Accardo, ci si sofferma ad ammirare il complesso monumentale che domina la piazza: in bella mostra la chiesa romanico-barocca di San Giovanni Evangelista e l’annesso Convento delle Benedettine, l’unico, a Lecce, ad ospitare ancora le suore di clausura. Qui, nei periodi di festa, si può acquistare una pasta di mandorla davvero unica, fatta con amore e secondo la tradizione, proprio dalle religiose in questione.


A poca distanza, in Piazza Santissima Addolorata, troviamo la Chiesa di Sant’Angelo (o di Santa Maria di Costantinopoli), con annesso convento degli Agostiniani: uno degli edifici di culto più antichi di Lecce.


Proseguendo per Piazza Giorgio Baglivo si può ammirare la Chiesa di Santa Maria della Provvidenza, o delle Alcantarine, una delle più belle chiese di Lecce, considerata il capolavoro dell’architetto Mauro Manieri, il grande protagonista del barocco leccese. Nel mese di maggio è possibile assistere alla pittoresca processione della Madonna delle Ciliegie che parte dalle Alcantarine e prosegue per le vie del centro storico della città.


Prendendo Via Francesco Antonio D'Amelio, vi ritroverete al centro di quella che un tempo era chiamata l’Isola di San Leucio da dove si può scorgere la timida Chiesa di San Leucio: si tratta di in realtà di una cappella gentilizia, una delle primissime costruite a Lecce probabilmente fra l’XI e il XII secolo.


A qualche metro di distanza la strada si allarga per dare spazio alla bellezza, un po’ arcana, dell’Arco di Prato. L'omonima Piazzetta prende il nome dalla famiglia cui apparteneva il coraggioso Leonardo Prato. La leggenda racconta che il condottiero, insignito per meriti militari per aver combattuto contro i Turchi, avesse ottenuto dal sovrano Carlo V una speciale concessione: chiunque passasse sotto l'arco si guadagnava l’immunità e non poteva essere arrestato. Un’altra leggenda è legata a questo luogo: si narra che nel 1797 il Re Ferdinando IV di Borbone, giunto a Lecce per partecipare alle nozze del principe ereditario Francesco con Maria Clementina d’Asburgo, durante un tour alla scoperta della città, fu accompagnato dall’allora sindaco Oronzo Giosuè Mansi davanti al monumento del cinquecento indicato come esempio di bellezza architettonica. «Maestà, questo è l’Arco di Prato» disse con un pizzico di orgoglio, ma il Sovrano risposte in perfetto napoletano «me ne fotto», te bottu come canta Bruno Petrachi nel brano del 1938. Da quel momento a Lecce, per manifestare disinteresse si usa l’espressione: “Arcu te Pratu” come sinonimo di colorita noncuranza.


E infine su via Idomeneo si trova la Chiesa di Santa Maria della Nova, eretta nel 1470 per volontà di un padre desideroso di dare un futuro alle sue figlie: quello del monastero.

  • Tappa 1

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    Arco di PratoLecce

    L’Arco di Prato, ampio arco a tutto sesto, sostenuto da pilastri quadrangolari, che sorregge una piccola loggia e su cui è visibile il più antico stemma cittadino, deve il suo nome a Leonardo Prato, condottiero di una famiglia originaria di Lecce che nel 1479 diede lustro alla casata distinguendosi nella battaglia contro i Turchi a Rodi, e che alcuni anni dopo fu protagonista delle trattative di pace con gli stessi.

  • Tappa 2

    Tappa 2

    Chiesa delle AlcantarineLecce

    Una delle più belle chiese di Lecce, considerata il capolavoro dell’architetto Mauro Manieri, il grande protagonista del barocco leccese.

  • Tappa 3

    Tappa 3

    Chiesa di San Giovanni EvangelistaLecce

    Siamo quasi a ridosso delle mura, nel cuore del borgo vecchio. Nascosta nelle silenziose interne vie del centro storico, la Chiesa di San Giovanni Evangelista con l’attiguo Convento delle monache Benedettine.

  • Tappa 4

    Tappa 4

    Chiesa di San LeucioLecce

    La Chiesa di San Leucio è una delle primissime chiese costruite a Lecce e sorge in un’area che un tempo era chiamata “Isola di San Leucio”. Si tratta di in realtà di una cappella gentilizia costruita probabilmente fra l’XI e il XII secolo.

  • Tappa 5

    Tappa 5

    Chiesa di Sant'Angelo o di Santa Maria di CostantinopoliLecce

    La Chiesa di S. Angelo, intitolata anche a S. Maria di Costantinopoli, con l’annesso convento degli Agostiniani è uno degli edifici religiosi più antichi di Lecce. Secondo la tradizione infatti risalirebbe al 1061 e fu dedicata dagli Eremitiani che vi si stanziarono a fine ‘300 a S. Michele Arcangelo, quando fu oggetto di un primo rifacimento.

  • Tappa 6

    Chiesa di Santa Maria della NovaLecce

    Meglio nota come Santa Maria della Nova, la Chiesa della Natività della Vergine si trova in via Idomeneo (mitico fondatore, con Malennio, della città di Lecce), ed è una rettoria appartenente alla parrocchia di Maria Santissima Assunta in Duomo.

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