Chiesa di S. Maria della Porta o di S. Luigi
Nelle giornate di sole i raggi luminosi si riflettono sulle lucenti maioliche policrome della cupola della chiesa di S.Maria della Porta. Collocata accanto a Porta Napoli, la sua facciata, con colonne binate e timpano triangolare, appare come la trasposizione dell’imponente Porta Reale.
La forma ottagonale e la configurazione “a calotta” la differenziano da tutte le altre chiese della città storica. Di fatto è la più moderna, ricostruita in forme neoclassiche tra il 1852 ed il 1859, su disegno dell’architetto Giuseppe Majola.
Ma dietro la modernità sono ancora celate vicende e misteri, che rimandano alla chiesa originaria costruita nel 1567, in prossimità di una cappella dedicata alla Vergine Maria, che in città aveva procurato straordinarie guarigioni a chi le rivolgeva preghiere accorate.
Elevata a Parrocchia nel 1606, la chiesa preesistente era un prestigioso luogo di culto, come dimostra un’incisione del tempo che la rappresenta con un prospetto centrale a spioventi, quattro porte d’accesso, un grande rosone e un sagrato.
La facciata attuale presenta invece una coppia di lesene, con capitelli in stile ionico e un frontone schiacciato, sotto al quale si apre il portale d’accesso. Sul prospetto prospiciente via Adua sporge l’abside semicircolare, le cui sembianze richiamano un torrione. La parete a settentrione priva di aperture è la risultante novecentesca del “taglio” della cinta muraria, effettuato nel 1934 per “isolare” Porta Napoli.
L’interno, a pianta centrale, con le sue rotondità, avvolge in un grande abbraccio il visitatore, che percepisce una sensazione di armonia, grazie agli equilibrati rapporti tra i vari componenti della struttura architettonica e l’invaso della cupola, capolavoro di ingegneria, che evoca l’archetipo per eccellenza: il Pantheon di età romana.
Le pareti interne sono scandite da otto pilastri scanalati con capitelli corinzi, che sorreggono una trabeazione continua, dalla quale si dipartono quattro arcate maggiori che svettano fino alla copertura, alle quali si alternano quattro arcate più piccole che introducono alle cappelle.
La cupola, esternamente seminascosta dal contrafforte perimetrale, dall’interno si svela in tutta la sua magnificenza. La sensazione, varcata la porta d’ingresso, è quella di essere colpiti da una “cascata di fiori” che sembrano cadere dall’oculo superiore dentro l’ambiente. Con i suoi sette anelli concentrici di “cassettoni”, ornati con “rosette”, la cupola è la sorpresa più grande che serba questa chiesa.
Il motivo ornamentale “a rosette” si ripresenta nella copertura dell’abside e sotto le arcate maggiori.
Da non perdere
La chiesa contiene sei altari. Nella cappella centrale di destra, dedicata alla titolare, è collocata la statua lignea di fattura veneziana di S.Maria della Porta, che ha nella mano sinistra un modello in miniatura della Porta reale (Porta Napoli). Sul lato opposto, sopra la porta d’ingresso alla sacrestia, vi è l’immagine dell' “Immacolata” di Giovanni Stano.
Nelle altre due cappelle a destra vi sono le tele novecentesche di “S.Luigi che prega” e del “Crocifisso con la Vergine Addolorata”, entrambe di Luigi Scorrano.
Curiosità & aneddoti
Quando nel 1852 iniziò la costruzione della chiesa, nella zona erano in corso tagli e allineamenti, voluti dai Borboni per rendere più igieniche e comode le strade cittadine. Davanti la Porta era stato da poco sventrato il grande isolato “della Nova” per realizzare l’attuale via Principi di Savoia, comoda strada rettilinea che conduce alla Basilica di S.Croce.
La chiesa è ora sede della congregazione di S.Luigi Gonzaga, da cui il nome di S.Luigi da tutti conosciuto. La parrocchia di S.Maria della Porta, istituita nel 1606 (una delle quattro parrocchie della Lecce seicentesca), nel 1998 è stata spostata nella chiesa omonima, ubicata nel quartiere periferico di S.Pio.
L’edificio di culto fu dedicato a “S.Maria della Porta” per la vicinanza all’Arco trionfale di Carlo V, che da poco aveva sostituito la precedente Porta medioevale (S.Giusto), per mano di Giangiacomo dell’Acaja. La statua di S.Maria della Porta ha nella mano sinistra quella trionfale Porta urbica in miniatura, il cui frontone è istoriato, invece che da armature, da un’immagine sacra: Maria è come una "castellana" che custodisce la Porta della città e la Porta del cielo.
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