Ex Convento degli Agostiniani Scalzi
E’ su Viale Michele De Pietro che si può ammirare la rinnovata bellezza del complesso seicentesco degli Agostiniani, un tempo oasi di cristiana pietà ed ora pregiato contenitore culturale al servizio della collettività.
Gli Agostiniani Scalzi, che nel corso del 1600 si erano insediati in tutta Italia, aderendo ad una riforma che li voleva poveri e modesti, dalla vicina Nardò si trasferirono a Lecce, dove più forte era il fervore spirituale.
Fu loro concesso un giardino murato collocato a settentrione dell’abitato urbano appena fuori la cinta fortificata e annesso alla chiesa di S.Maria di Ognibene, costruita in un luogo solitario dove era stata ritrovata l’immagine della Vergine. Qui nel 1649 fu posta la prima pietra del nuovo convento e di una chiesa degna della loro tradizione.
La costruzione monastica, a due piani fuori terra articolati attorno ad un chiostro quadrangolare, aveva gli spazi comuni a piano terra, collegati internamente alla chiesa, le celle-dormitorio e una cappella al piano superiore. Nel 1758 la comunità contava 30 religiosi, che abitarono il convento fino alla soppressione napoleonica del 1810.
Le facciate del convento sono semplici: in linea con lo stile di vita dei riformati, i paramenti murari sono lisci, scanditi dalle lineari aperture per gli ingressi e per le finestre, in pochi casi ingentilite dall’ornamento di una cornice.
Il Convento nel 1831 accolse i Francescani Minori Osservanti, i quali intitolarono la chiesa S. Antonio di Padova fuori le mura e fondarono una scuola di filosofia e teologia di prima e seconda classe, cioè prima e dopo il sacerdozio.
A seguito della soppressione definitiva degli Ordini religiosi del 1866, divenuto di proprietà del Demanio dello Stato, il convento fu per lunghi anni adibito a caserma, infermeria, magazzini e laboratorio militare.
Dopo un periodo di totale abbandono, che lo aveva portato ad uno stato di grave compromissione statica, il complesso monumentale, a partire dal 2007 è stato oggetto di un importante intervento di recupero, che ne ha garantito la conservazione e il riutilizzo funzionale.
Dal 1 febbraio 2023 il complesso monumentale è stato aperto al pubblico, connotandosi come polo culturale dedicato alla lettura e alla storia della città. Al piano primo è in corso di allestimento il nuovo Archivio Storico comunale.
Da non perdere
Il complesso monumentale, che oltre all’ex convento comprende la chiesa, l’edificio-satellite e il giardino, va goduto in tutte le sue componenti, che si integrano tra loro formando un unico e poliedrico attrattore culturale:
→ La biblioteca di Ognibene è la community library del Comune di Lecce, un luogo di attività ed eventi, in continuo fermento creativo. E’ ormai punto di riferimento per famiglie con bambini e ragazzi, ma c’è un posto per tutti, a qualsiasi età.
→ Il giardino di Ognibene, ricco di vegetazione, costituisce un gradevole luogo di relax e di cultura.
→ l’ex chiesa di S.Maria di Ognibene, sobrio prototipo di Lecce barocca, accoglie nel suo splendido interno mostre, concerti ed eventi culturali.
Curiosità & aneddoti
Gli Agostiniani scalzi erano una congregazione riformata all’interno dell’ordine degli Agostiniani, dai quali si distingueva per un atteggiamento di umiltà ed estrema modestia. Poco dedita agli studi, era incline alla cura delle anime attraverso la predicazione e alla carità verso gli infermi.
L’abito “riformato” degli Agostiniani Scalzi: piedi scalzi con le sole “sandale”, lane rozze, mantello corto, cintura di cuoio con cingolo largo, cappuccio a forma piramidale allungata. Dormivano senza lenzuola, sopra sacconi e guanciali ripieni di paglia. Nelle celle tutto era nel segno della più rigorosa essenzialità.
Quella del complesso degli Agostiniani è stata una trasformazione emblematica, che sintetizza la capacità di Lecce di rigenerarsi risorgendo dai suoi rottami: questa area periferica, che a fine Ottocento era un sito di parate militari ed anche di esecuzioni capitali, ora pulsa di fermenti culturali e creatività.
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