Museo Storico Archeologico Università del Salento (MUSA)

Collocato all’interno del complesso universitario “Studium 2000”, sito nell’area universitaria tra Porta Napoli e il parco di Belloluogo, il Museo Storico-Archeologico dell’Università del Salento (MUSA)  consente un viaggio alla scoperta delle origini del Salento

Concepito come luogo espositivo con finalità didattiche e di divulgazione scientifica per gli studenti, si rivolge a chiunque desideri conoscere le diverse tappe della storia antica del Salento.  

Il Museo raccoglie, valorizza e divulga le ricerche condotte nell’arco di diversi decenni dagli archeologi e dagli storici dell’Ateneo leccese. E’ un interessante “viaggio nel tempo” sulle origini della Terra salentina, che parte dalla Preistoria fino ad arrivare, attraverso i Messapi e i Romani, all’età Tardo-antica e Medioevale. Una panoramica è offerta anche sulle ricerche archeologiche effettuate in un territorio più ampio: il bacino del Mediterraneo.

L’interno si articola in cinque sale espositive, con oltre 300 reperti provenienti dagli scavi sul territorio,  accompagnati da riproduzioni di contesti archeologici (plastici, calchi, modelli):  

→ la prima sala offre un panorama degli orizzonti e risorse di cui dispone l’Università, in termini di competenze, strumentazione e attrezzature di laboratorio;

→ la seconda sala, dedicata alla Preistoria e Protostoria, espone reperti e ricostruzioni sul Paleolitico (con le prime testimonianze della presenza umana nel Salento), Neolitico (in cui si fabbrica la ceramica) e sull’età del Bronzo, in cui cominciano a comparire i primi nuclei abitati, il cui caso più emblematico è la città fortificata di Roca;

 → la terza sala riguarda gli insediamenti messapici dall’età del Ferro all’età ellenistica (IV sec. a.C. - I sec.d.C.), con testimonianza epigrafiche, cippi in pietra leccese iscritti, collezioni di monete; 

→ la quarta sala è dedicata all’epoca romana, con l’individuazione dei villaggi trovati nella Provincia di Lecce, gli approdi e un censimento di relitti sommersi. A partire dal periodo tardo-antico, documentato dai reperti tratti dagli scavi della chiesa-martyrium di Vaste e dal monastero di Le Centoporte, è spiegata l’evoluzione del paesaggio e degli insediamenti urbani fino al medioevo.

→ la quinta sala riguarda le missioni archeologiche e le ricerche nel bacino del Mediterraneo, dove l’Università da lungo tempo è impegnata a svolgere indagini e ricerche. Con l’ausilio di video e pannelli didascalici, vengono illustrati gli scavi e gli studi sui materiali riguardanti numerosi siti archeologici in Italia, Turchia, Ucraina, Siria, Egitto, Sudan, Malta. 

Da non perdere

Suscita emozione l’eccezionale sepoltura, risalente al Paleolitico superiore, rinvenuta nella grotta delle Veneri di Parabita: un uomo e una donna di età avanzata per quell’epoca (circa 25 anni), sepolti nello stesso momento con le gambe intrecciate, rimasti abbracciati per l’eternità. 

Curiosità & aneddoti

Particolare rilievo tra le attività degli archeologi e degli storici dell’Università del Salento è la Missione archeologica italiana in Turchia, con scavi nell’area del santuario di Apollo Kareios. Il museo espone una riproduzione della grande statua di Apollo ritrovata durante gli scavi nel teatro di Hierapolis.

Nella storia sulle origini dei vari Comuni salentini, si inserisce la fondazione della città di Lecce dove, nel IV secolo a.C., su un più antico insediamento, popolazioni di origine illirica (i Messapi) costruirono la loro città fortificata. 

Le indagini archeologiche, avviate in maniera continuativa a partire dal 1980, sono state una componente imprescindibile dell’azione di recupero degli spazi pubblici e di tanti monumenti cittadini, consentendo l’acquisizione di innumerevoli reperti e la scoperta di importanti testimonianze del passato, tra le quali: le Terme e il Tempio di Iside di età romana e il grandioso Anfiteatro di Rudiae. 

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