Museo Ferroviario della Puglia
Un entusiasmante viaggio immaginario nella storia dei trasporti della Puglia può essere intrapreso salendo a bordo del treno a vapore che parte, non lontano dall’attuale stazione centrale, da un insolito quanto sorprendente luogo: il Museo Ferroviario della Puglia.
Ubicato in prossimità del Parco delle Cave di Marco Vito, su cui riecheggia il fischio della locomotiva a vapore, il Museo è un luogo dallo straordinario potere suggestivo, che offre un viaggio nel mondo delle ferrovie reali e in miniatura e una panoramica sulla loro storia ed evoluzione nel tempo su tutto il territorio regionale.
Fondato nel 1997 da un gruppo di appassionati, il Museo è ospitato all’interno degli antichi padiglioni delle ex Officine delle Ferrovie dello Stato “Squadra Rialzo”. Dismesse nel 1992, le officine furono acquistate dal Comune di Lecce che, dopo averle ristrutturate, le ha affidate in gestione ai volontari dell' ”Associazione Ionico-Salentina Amici Ferrovie”(A.I.S.A.F. Onlus).
Dal 2012 le antiche officine meccaniche ottocentesche, un tempo luogo di lavoro di tanti operai, rivivono raccontando la loro storia. Su un’area di circa 5.500 metri quadrati, all’interno di due capannoni e sui binari esterni, è esposta una collezione simbolo del patrimonio di archeologia industriale italiano, con 34 rotabili d’epoca delle Ferrovie dello Stato, del Sud-Est e della Manifattura Tabacchi: locomotori a vapore, elettrici e diesel, carrozze passeggeri, carri-cisterna, vagoni postali e vetture-cellulare per trasporto detenuti.
Il Museo accoglie un bookshop con pannelli esplicativi, opere di modellismo ferroviario, attrezzi di lavoro, cimeli e documenti storici, che consentono di comprendere la rapidità dell’evoluzione tecnologica che, in 150 anni, ha portato dalle mastodontiche macchine a vapore ai treni superveloci dell’alta Velocità.
Si organizzano visite guidate, anche per scolaresche, con possibilità di salire a bordo dei vecchi vagoni. Il treno storico delle Ferrovie del Sud-Est “Salento express” fino a pochi anni addietro usciva sistematicamente, per inoltrarsi nell’entroterra salentino per un rilassante viaggio slow.
Oltre a conoscere la storia ferroviaria, nel Museo si svolgono eventi, spettacoli, mostre e speciali ambientazioni per set fotografici e cinematografici.
Da non perdere
Tra i pezzi più pregiati vi è una locomotiva a vapore del 1913 delle Officine meccaniche Reggiane, nera e lucida con i suoi meccanismi oliati, le carrozze anni 1930 “centoporte”, dotate di sportelli multipli, che consentivano ai viaggiatori di accedere direttamente al loro posto.
Sono state ricostruite ambientazioni a fini turistici, tra le quali l’allestimento di una vecchia stazione ferroviaria e dell’interno di un vagone, con la mostra permanente “Signori in carrozza”.
Il Museo ospita una collezione di manifesti pubblicitari d’epoca e plastici fedelmente ricostruiti dall’associazione. Tra questi un plastico, lungo circa 14 metri, che riproduce un tratto di territorio pugliese, con i due grandi viadotti costruiti da Ferrovie dello Stato sulla linea Bari-Taranto, per superare la Gravina Maggiore di Castellaneta.
Curiosità & aneddoti
I Musei dei trasporti ferroviari, apprezzati in tutto il mondo, sono una rarità in Italia. Nel meridione esiste il Museo Nazionale ferroviario di Pietrarsa, costruito sul primo tratto di strada ferrata in Italia che collegava Napoli a Portici, inaugurato nel 1839 nel Regno delle Due Sicilie.
La storia della Ferrovia inizia a Lecce nel 1865, con l’arrivo della prima locomotiva a vapore, mentre erano in corso di completamento i lavori di costruzione della stazione ferroviaria. Subito dopo nel 1866 fu inaugurata la prima strada ferrata che collegava Lecce a Brindisi, tra i festeggiamenti della folla nelle varie stazioni attraversate.
Il museo, accolto nelle ex officine ferroviarie, anche allo scopo di valorizzare l’area urbana in cui si trovano, ricade in un’area urbana marginale in questi anni interessata da importanti trasformazioni urbanistiche. Attualmente è in corso di realizzazione il progetto di “ribaltamento della stazione ferroviaria”, che avrà accesso dall’area delle Cave di Marco Vito e che comporterà una radicale trasformazione del sistema di trasporti cittadino.
Il Museo ferroviario di Lecce è molto più di un’esposizione di antiche macchine da trasporto, in quanto sintetizza gli entusiasmi, i successi e le sconfitte di generazioni di ferrovieri, consentendo di conoscere l’ardimento, la tecnologia e l’impegno che si trova dietro la corsa di un treno.
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