Piazza Duomo

In piazza Duomo, che è stata definita la piazza “chiusa” più bella d’Europa, il visitatore viene proiettato in una dimensione che va al di là del reale, perchè tutto è disposto ed ornato come per lo svolgimento di uno spettacolo teatrale, allestito con la pietra, per durare nei secoli.  

L’impatto scenografico è sorprendente. Il Campanile, la Cattedrale con le sue due facciate, il Seminario, il fondale solido dell’Episcopio con il leggiadro loggiato, tutte opere realizzate dai più bravi architetti e scalpellini del tempo, definiscono un complesso architettonico di una bellezza e di una compiutezza incomparabile. Completano la magia i monumentali Propilei che, insieme ai Palazzi Gemelli, raccordano scenograficamente la piazza agli assi viari.  

Il linguaggio ornamentale del barocco leccese, esploso nel XVII e XVIII secolo, esprime qui il suo migliore repertorio. Gli ornamenti plastici, che all’esterno ricoprono le facciate, continuano negli spazi interni, dove la pietra intagliata diventa “un merletto” sugli altari e sul pozzo nel cortile del Seminario, definito “ottava meraviglia del mondo”.   

Un sito la cui storia si perde nel tempo: foro in età romana, cuore religioso della città in età normanna con la prima Cattedrale e la casa vescovile, per poi rappresentare in età barocca lo “spirito della meraviglia”, che attraversa non solo Lecce ma tutto il Salento.

Un’antica incisione del 1634 ci fa conoscere come era la piazza nel medioevo: un cortile al quale si accedeva da un portone che la notte veniva chiuso. Delimitato da un recinto murario, su cui probabilmente montava la guardia, sembrava quasi una struttura difensiva dominata dal Campanile medioevale. All’interno la presenza di botteghe artigiane e magazzini dimostrano che la piazza svolgeva funzioni anche civiche e mercantili.

Molto è cambiato rispetto ad allora, in un luogo che nel tempo ha visto un processo di trasformazione non solo architettonico ma anche sociale. Oggi è un luogo mistico dove tutti sono invitati dal boccascena dei Propilei a vivere un’emozione, un’esperienza interiore di distacco ed astrazione, come direbbe Vittorio Bodini, “in un’aria d’oro mite e senza fretta.   

Da non perdere

Dal balcone al penultimo piano del Campanile, raggiungibile con un ascensore interno alla fabbrica, è possibile godere di un inedito panorama sulla piazza e sulla città, che fa scorgere dall’altezza di 43 metri cupole maiolicate, tetti, terrazze.

E se si vuole cercare uno scorcio in particolare, si possono utilizzare dei visori, con sensori multimediali, da puntare a 360° in tutte le direzioni e soprattutto verso est cercando… il mare.

Curiosità & aneddoti

Nella piazza, a partire dal 1600 e per circa due secoli, ogni prima domenica di novembre, annuale della dedicazione alla Vergine della Cattedrale, si svolgeva una fiera detta dei “panieri” o “spasa di monsignore”, dove i mercanti, che esponevano ogni genere di cose, erano tenuti ad offrire al vescovo un dono, riponendolo in un vassoio (detto in dialetto “spasa”). 

La piazza è stata nel tempo punto di partenza e arrivo di tante processioni. E’ rimasta celebre la processione del 1630, con partecipanti provenienti da tutto il territorio che “a piedi scalzi” invocavano protezione per la peste dilagante.  

Raccoglie ancora molte persone la solenne processione del 24 agosto in occasione delle festività del patrono S.Oronzo, la cui preziosa statua “mezzo busto” in argento viene portata in giro per la città, seguita da quelle dei  compatroni S.Giusto e S.Fortunato.

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