Piazza Mazzini
Le due piazze più importanti della città storica che si susseguono da ovest verso est, quella religiosa (piazza Duomo) e quella civica (piazza S.Oronzo), trovano naturale prosecuzione nella piazza commerciale per eccellenza di cui si fregia la città contemporanea: Piazza Mazzini.
Dal 29 aprile al 6 maggio 1956 Lecce accolse il XV Congresso Eucaristico Nazionale. Per il suo svolgimento fu scelta una vasta area libera nel settore orientale della città, che si andava espandendo maggiormente verso est, con la maggiore direttrice di sviluppo protesa in direzione del mare. Per l’occasione fu eretta, quale punto di riferimento, un’alta struttura metallica con una croce in sommità attorno alla quale si raccolsero oltre trecentomila persone.
Questo importante evento religioso segnò la nascita di un nuovo quartiere che si svilupperà nella seconda metà del Novecento attorno alla sua piazza, originariamente denominata, dal numero dei partecipanti al Congresso, “Piazza Trecentomila”.
Cuore pulsante dell’omonimo quartiere, Piazza Mazzini (così ribattezzata in onore del patriota del Risorgimento Giuseppe Mazzini) è una piazza pedonale di forma quadrangolare che funge da luogo di incontro e intrattenimento di tante persone che l’attraversano e si fermano per un momento di riposo durante le passeggiate tra i negozi, da o verso le bellezze artistiche della città storica.
L’ampio spazio gravita intorno ad un significativo elemento di arredo urbano eretto in posizione di centralità: la “fontana della vita”, opera monumentale in marmo inaugurata nel 1975, che armonizza e dinamizza lo spazio urbano con le sue forme sinuose e con i suoi zampilli coreografici.
Alberi di Leccio, posti in doppia fila lungo il perimetro, fanno da cornice al contesto ambientale separando l’area pavimentata della limitrofa zona carrabile e consentendo una piacevole permanenza sotto le loro chiome in ogni periodo dell’anno. In primavera-estate fanno bella mostra di sè gli alberi di Callistemon dalle inflorescenze generose ed appariscenti (fiori rossi a forma di “scovolino”).
Piazza Mazzini è uno spazio vivace e sempre frequentato, specialmente nei giorni festivi dove i bambini si incontrano, corrono e giocano, sotto l’occhio vigile dei “grandi” che li seguono seduti sulle numerose panchine, ad un passo dai getti d’acqua della fontana ornamentale.
Lungo il perimetro esterno la piazza è racchiusa da una cornice di alti palazzi residenziali (di 7-8 piani) della borghesia cittadina costruiti, secondo i nuovi canoni dell’architettura contemporanea delineati durante il boom edilizio della seconda metà del Novecento.
In tale periodo, caratterizzato da una “frenesia costruttiva” nelle nuove aree di espansione urbana fuori le mura, si verificò uno svuotamento del centro storico a causa dell’allontanamento di migliaia di abitanti, attratti dagli spazi più ampi e luminosi della città moderna. Quelli erano i tempi in cui ingegneri e architetti sperimentarono i modelli edilizi pluripiano con struttura in cemento armato, liberandosi definitivamente dai vincoli in elevato degli edifici in pietra leccese.
Da non perdere
Intorno alla piazza si concentrano i negozi più alla moda, che la identificano quale cuore dello shopping cittadino insieme all’adiacente via Salvatore Trinchese che, anch’essa ricca di negozi e bar, costituisce un elemento di fusione tra città antica e città contemporanea, tra richiami del barocco e richiami delle vetrine del commercio.
Sul fronte ad est si trova la Galleria di piazza Mazzini, ampia zona coperta su pilotis, dove si concentrano negozi di abbigliamento e accessori, creperie, rosticcerie, gelaterie, sushi e cocktail bar con arredi e servizi creativi.
La Galleria in questi ultimi anni è diventata il nuovo punto di incontro e di svago dell’ “altra movida”, piena nelle ore serali e strapiena nel weekend. Insomma vi è l’imbarazzo della scelta per le giovani generazioni in una città artistica, dinamica e attrattiva, che si offre con volti sempre differenti dalle imprevedibili sfaccettature.
Curiosità & aneddoti
Nella fontana di piazza Mazzini ogni tanto qualche cittadino o turista tenta di ripetere la scena della “Dolce vita” nella mitica fontana di Trevi. In occasione delle vittorie della squadra di calcio giallorossa gruppi di tifosi in festa non rinunciano al bagno (vietato dal Regolamento comunale) nelle acque della fontana.
Sul lato in cui la piazza incrocia via Nazario Sauro, si erge il palazzo per uffici sede dell’Istituto Bancario Intesa SanPaolo, realizzato tra il 1978-79 su progetto dell’architetto romano Carlo Aymonino, uno dei maggiori artefici dell’architettura del Dopoguerra.
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