Piazza Vittorio Emanuele II o Piazzetta Santa Chiara
Poco distante da piazza S.Oronzo, piazzetta S.Chiara costituisce un gradevole luogo di incontro e intrattenimento, location privilegiata della movida, con giovani che amano sostare fino a notte, sotto lo sguardo altero e la posa autorevole del primo re dell’Italia unita Vittorio Emanuele II.
Oltre che cuore della movida leccese con numerosi pub, bar e locali nelle strade circostanti, la piazza è un suggestivo spazio di sosta anche di giorno, in cui turisti e cittadini trovano un momento di riposo per un drink durante le passeggiate tra i negozi e le bellezze artistiche del centro storico.
Incastonata tra importanti architetture civili e religiose, come la Chiesa di Santa Chiara e l’ex convento delle Clarisse, il Palazzo della Banca d’Italia e diversi palazzi nobiliari, la piazza accoglie un ridente giardino pubblico, con specie arboree e arbustive di notevoli dimensioni e dal fascino esotico.
Tra queste la splendida “Araucaria”, il cui fusto eretto punta verso il cielo superando in altezza il prospetto della Banca d’Italia, le “Palme” delle specie Washingtonia robusta e Washingtonia filifera, i maestosi alberi di “Pittosforo”, le cui fioriture bianco crema inebriano la zona con il loro caratteristico profumo e le cui chiome sinuose “ad ombrello” in estate proteggono dal caldo.
Sorprende la presenza di una piazza cosi grande e dalle forme geometriche nel cuore del tessuto medioevale della città. La sua realizzazione risale al periodo in cui a Lecce, sotto il dominio borbonico, era subentrata l’esigenza tutta ottocentesca di correggere l’andamento “tortuoso” di alcuni isolati, tramite ampliamenti, tagli ed allineamenti.
Caso emblematico di quelle trasformazioni è proprio Piazza Vittorio Emanuele II, tipica piazza ottocentesca, realizzata tra il 1844 e il 1846 mediante l’abbattimento di alcuni curvilinei isolati di impianto medioevale posti in “contrada Cocole”, difronte alla chiesa di S,Chiara.
Il monumento, che ha dato l’attuale nome alla piazza, è quello in onore di Vittorio Emanuele II di Savoia, emblema della nuova Italia unificata, inaugurato il 24 agosto 1889 con una grande festa cittadina alla presenza di suo figlio Umberto I, succedutogli al trono reale.
Da non perdere
La statua in bronzo di Vittorio Emanuele II fu realizzata dal celebre scultore Eugenio Maccagnani (1852-1930), che a Lecce realizzò altre opere celebrative: dodici busti in marmo siti nella villa comunale, il monumento a Giuseppe Libertini (1894), il busto ad Antonio Panzera (1889), il monumento dei Caduti della grande guerra (1928). L’artista operò anche a Roma realizzando l’apparato scultoreo dell’Altare della Patria.
Curiosità & aneddoti
Sotto la piazzetta vi è un tesoro archeologico. Gli scavi eseguiti nel 2008, in occasione dei lavori di sistemazione della piazza, hanno rivelato la presenza nel sottosuolo di un complesso termale di età romana. Questa scoperta conferma l’esistenza, nella Lecce romana imperiale, di un vero e proprio quartiere degli spettacoli e dell’intrattenimento, costituito dall’Anfiteatro, il Teatro, le Terme, Il Tempio di Iside.
Il giorno dell’inaugurazione, a Sua Maestà Umberto I piacque molto il monumento a Vittorio Emanuele II. Volle incontrare lo scultore Eugenio Maccagnani e il fonditore Achille Crescenzi, presenti alla cerimonia, per congratularsi con loro dell’opera immortale.
Chissà se i frequentatori della piazza si rivolgono con gratitudine verso questo monumento che celebra l’Unità di Italia, preludio dell’indipendenza nazionale.
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