Piazzetta Arco di Trionfo
La piazzetta che fronteggia l’ingresso più importante al centro storico è sicuramente una delle più emblematiche della città, posta tra il colossale Arco Trionfale di Carlo V (Porta Napoli) e l’alta stele dell’Obelisco in onore di Ferdinando I di Borbone.
Spazio scenografico e attrattivo, viene spesso rappresentato su pubblicazioni che promuovono le bellezze della città con suggestive visuali dall’alto che inquadrano i due monumenti celebrativi collegati dai due rigogliosi filari di Oleandri, che si stagliano al centro della piazza con bellissime fioriture di colore fucsia, rosso cardinale e bianco.
Vista dal basso, da essa si irradiano diverse visuali prospettiche: guardando verso ovest via Taranto, asse rettilineo storico che conduceva a Napoli, verso est il fondale scenografico è dato dall’Arco di Trionfo e dalla cupola maiolicata della chiesa di Santa Maria della Porta.
Sui due lati più lunghi della piazzetta lo sguardo si inoltra verso le visuali alberate del Circolo Tennis, ameno luogo ricco di vegetazione confinante con il parco delle Mura, mentre a sud si erge il Palazzo Codacci-Pisanelli (ex G.I.L.), ora sede del Dipartimento di studi umanistici dell’Università del Salento.
Pavimentata con basolato calcareo ed arredata con aiuole e panchine, la piazzetta è molto frequentata dagli studenti che transitano nell’area universitaria e dai turisti, che la immortalano in tutte le direzioni, prima di intraprendere i diversi itinerari turistici che offre la città.
Questo spazio fu oggetto di radicali trasformazioni urbanistiche in età fascista. Nel 1934, in occasione dell’inaugurazione, alla presenza del Duce, del Palazzo della Gioventù Italiana del Littorio o la casa del Balilla (ora sede universitaria), si procedette all’ “isolamento” di Porta Napoli e alla creazione dei due tronchi viari paralleli ai lati dell’aiuola centrale.
Di notte, con l’illuminazione artistica dell’Arco Trionfale di Carlo V, che esalta la solennità dell’ingresso occidentale alla città storica, questo spazio pubblico assume un fascino particolare.
Da non perdere
L’Arco di Trionfo fu realizzato nel 1548 in segno di ringraziamento verso l’imperatore Carlo V. Di dimensione sovraordinata, con una singolare sagoma scalettata a tre gradoni, racchiude in sè molti significati simbolici.
L’Obelisco, realizzato nel 1822 in segno di ringraziamento verso il re delle Due Sicilie Ferdinando I, è una stele piena di emblemi verso i distretti dell’antica Terra d’Otranto: Brindisi a nord, Taranto a ovest, Gallipoli a sud, Lecce ad est.
Sul prospetto che guarda la piazza della chiesa di Santa Maria della Porta è apposta un’epigrafe che celebra i meriti di Ferrante Loffredo, che fu governatore delle Province di Terra d’Otranto e di Bari tra il 1552 e il 1557. Originariamente era posta nella Piazza d’Armi retrostante l’Arco trionfale di Carlo V.
Curiosità & aneddoti
Sotto la piazzetta, sul lato settentrionale dell’Arco Trionfale di Carlo V, in occasione dei lavori di rifacimento della pavimentazione in basolato, sono emerse le fondazioni delle Mura messapiche della città, databili alla fine del IV secolo a.C. E’ noto che Lecce è sempre risorta dalle sue ceneri. Gli scavi archeologici hanno infatti confermato che in questo tratto le fortificazioni del 1500 furono ricostruite sulle fondamenta della più antica cinta muraria.
La Piazzetta Arco di Trionfo è stata di recente intitolata al Rettore Angelo Rizzo deceduto nel 2002, che fece spiccare il volo all’Università del Salento.
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