Teatro Politeama Greco
Su via XXV Luglio, tra la mole imponente del Castello e l’affollata via Salvatore Trinchese, asse del passeggio cittadino che collega la città storica alla città moderna, si erge il Teatro di tradizione Politeama Greco, che custodisce una storia piena di spettacoli di successo.
Ancora rifulge, “come un mistico raggio di luce, la celeste Aida” di Giuseppe Verdi che, in quel lontano 1884, gonfiò di entusiasmo artisti, orchestrali e spettatori della prima opera lirica all’interno del nuovo Teatro Politeama “Principe di Napoli”. Era dotato di un avveniristico palcoscenico mobile, che abbassandosi coinvolgeva l’intera platea nello splendido scenario.
Anche i cittadini erano entusiasti, perchè da tempo desideravano un teatro più ampio, adatto ad accogliere le scenografie e il cast delle più importanti opere liriche. Quel sogno si era tramutato in realtà, grazie alla capacità imprenditoriale della famiglia Greco, che nel giro di soli due anni era riuscita a completare quello che fu riconosciuto come il secondo teatro più grande del Sud Italia, dopo il S.Carlo di Napoli.
Il grande tenore Tito Schipa, allora giovane corista, nel 1911 debuttò in teatro con l’interpretazione del dott. Faust accanto a celebri artisti, come il soprano spagnolo Conchita Supervia. Fu un vero trionfo, che precedette la sua affermazione in campo internazionale.
Nel 1913 vennero eseguiti importanti lavori di ristrutturazione, a seguito dei quali il teatro fu denominato Politeama Greco. Ricostruito in pietra, aveva la tradizionale struttura architettonica dei teatri all’italiana: pianta “a staffa di cavallo”, con al centro palcoscenico fisso e platea, delimitati sui lati da una galleria, palchi e loggia. Furono eseguite opere decorative, tra cui il soffitto dipinto dal maestro Carmine Palmieri, con figure mitologiche. Al posto del giardino, delimitato su strada da una cancellata, venne creato il grandioso foyer.
Altri lavori furono eseguiti, nel 1926, dietro suggerimento di Tito Schipa, nel frattempo diventato direttore artistico del teatro, con la creazione del “golfo mistico” (così chiamato dal musicista Richard Wagner, è la fossa d’orchestra, che consente una più armonica diffusione della musica).
Nel 1976, al Teatro fu riconosciuta la prestigiosa qualifica di Teatro di Tradizione e nel 1979 fu dichiarato monumento, per il suo particolare valore storico-artistico e culturale.
Per garantire l’efficienza del Teatro, è stato necessario sottoporlo a periodici interventi di restauro. In ultimo, i lavori di manutenzione e ammodernamento del 2019 lo hanno dotato di nuove attrezzature e più sofisticate dotazioni impiantistiche.
Attualmente con 998 posti a sedere, il teatro accoglie, oltre al programma annuale di stagione lirica, spettacoli di prosa, musical, cabaret, balletti e concerti. La programmazione, gestita da direttamente dalla proprietaria Sonia Greco, comprende anche concerti di musica classica e leggera, convegni e concorsi di danza internazionali ed eventi di vario genere.
Da non perdere
La gloriosa storia del teatro è illustrata lungo le gallerie che delimitano il foyer, in cui sono esposte le locandine degli spettacoli che si sono avvicendati nel tempo, documenti storici, tra cui le diverse soluzioni architettoniche per una facciata più rappresentativa del Teatro su via XXV Luglio, disegnate nei primi decenni del Novecento e mai realizzate.
Curiosità & aneddoti
Si sono esibiti sul palcoscenico del teatro i grandi direttori d’orchestra Ennio Morricone e Riccardo Muti, i violinisti Uto Ughi e Salvatore Accardo, i pianisti Arturo Benedetti Michelangeli, Luis Bacalov, Ludovico Einaudi, Giovanni Allevi, Stefano Bollani.
Nei concerti di musica leggera si sono susseguiti artisti come Massimo Ranieri, Renato Zero, Lucio Dalla, Pino Daniele, Claudio Baglioni e tanti altri.
Dal 1997 al 2002, Katia Ricciarelli è stata direttrice artistica della Stagione lirica tradizionale. Nel 1998 è stata interprete in ‘Fedora’ di Umberto Giordano insieme al tenore José Cura, nel 1999 in Adriana Lecouvreur, nel 2000 in Agrippina e Turandot.
Nel 2016 il Teatro Politeama e il Teatro Verdi di Firenze, sono stati gli unici teatri lirici ad ospitare il colossal opera musicale 'Romeo e Giulietta', prodotto da David Zard.
Sempre nel 2016 Roberto Bolle ha scelto il Teatro Politeama Greco, per esibirsi con il suo cast internazionale nel 'Roberto Bolle and Friends'.
Identificato come “Teatro dell’Unità d’Italia”, in quanto nato dalle istanze patriottiche dell’Italia unita, il Teatro Politeama Greco è un’alta espressione artistica e culturale di quel periodo storico.
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