Via Trinchese

Via Libertini e Corso Vittorio Emanuele, assi portanti della città storica che collegano Porta Rudiae a piazza S.Oronzo (decumanus maximus in età romana) trovano la loro naturale prosecuzione in via Salvatore Trinchese, la strada del passeggio e dello shopping preferita dai leccesi. 

Questo ideale “decumano”, nel suo lungo percorso raccorda le tre piazze più importanti della città, che si susseguono da ovest verso est → quella religiosa (piazza Duomo) → quella civica (piazza S.Oronzo) →  quella commerciale (piazza Mazzini).  

Via Salvatore Trinchese, progettata nel 1897 con lo scopo di collegare la città antica con la nuova città contemporanea, che si andava configurando fuori la cinta muraria, oggi si caratterizza come strada per il passeggio e per lo shopping per la presenza di numerosi negozi delle più note catene di distribuzione commerciale.

La strada è un lungo rettilineo, tagliata trasversalmente da importanti strade a scorrimento carrabile (viale XXV Luglio e via Felice Cavallotti), che la dividono in tratti con differenti caratteristiche.

Iniziando la passeggiata da piazza S.Oronzo, dopo il primo impatto con gli edifici di impronta razionalista sede delle banche, non passa inosservata, oltre le insegne dei negozi a piano terreno, l’elevata qualità architettonica di tre palazzi in pietra leccese del primo Novecento, le cui facciate esibiscono bugne, timpani, fregi, balconi con raffinate ringhiere in ferro battuto ed eclettici motivi decorativi in stile liberty e art nouveau. Sulla destra l’austero ex Banco di Napoli, aperto al pubblico dopo il restauro, offre un’area ristorazione e un rooftop bar sulla terrazza-giardino, da cui si gode un panorama inedito sulla città. 

Dopo aver assaporato il tipico “caffè alla salentina”, magari con il latte di mandorla o aver degustato qualche specialità della pasticceria locale, siamo già nell’area dei teatri leccesi nati tra Otto e Novecento: Il teatro di tradizione “Politeama Greco”, in cui si svolgono spettacoli di prosa, musical, balletti e concerti e più avanti il Teatro Apollo, recentemente restituito agli spettacoli di qualità dopo trent’anni di oblio. 

Siamo in un tratto viario privo di negozi, in cui domina l’austero neoclassicismo: alla severa facciata del Teatro Apollo si contrappone sul lato opposto il complesso scolastico “Cesare Battisti”, datato 1885, che con la sua mole gigante occupa un intero isolato, dietro il quale si intravede la lussureggiante vegetazione della Villa comunale.

Attraversato il viale alberato (via Felice Cavallotti), con i negozi che si intensificano e la qualità architettonica degli edifici che diminuisce, siamo ormai prossimi a piazza Mazzini, l’area commerciale per eccellenza, perimetrata dalle quinte edilizie dei grandi palazzi residenziali condominiali, nati durante il boom edilizio della seconda metà del XX secolo.

Da non perdere

Via Salvatore Trinchese, particolarmente affollata nei giorni prefestivi e il sabato sera, accoglie numerosi negozi di abbigliamento, moda e accessori delle più note catene commerciali Zara, Bershka, Calzedonia, Tezenis, Falconeri, Docksteps, Max&Co, PinKo, Blue Point, Alcoot, Kasanova e per i più giovani, attrazioni quali Fantasy Store e Mc Donalds. 

Lungo la strada vi sono numerosi bar, gelaterie e pasticcerie che consentono un piccolo break durante gli “affanni” dello shopping.

Curiosità & aneddoti

Nel 1833 fu realizzato un lungo rettilineo che, partendo idealmente dal chiostro dei Celestini, attraversata la villa comunale, proseguiva in direzione est verso il mare. Fu denominato “via Cristina” (in onore di Maria Cristina di Savoia, moglie del re Ferdinando II) e di fatto costituì la direttrice lungo la quale nel corso del secolo XX si svilupperà maggiormente la nuova città. Questo asse di collegamento tra città antica e città contemporanea, oggi corrisponde a via Imperatore Adriano (la via del Mare). 

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