Palazzo Poste
In piazza Giuseppe Libertini, a metà strada tra le meraviglie del barocco e le attrazioni della città contemporanea, il neoclassico Palazzo delle Poste contrappone la sua maestosa ed elegante facciata alle austere mura rinascimentali del Castello di Carlo V.
Il Palazzo sorge in un’area con funzione di filtro tra le due anime della città, differenti ma non contrapposte: la città storica con i suoi irripetibili tesori artistici e la città contemporanea, che avvolge quella antica e si distende fiduciosa verso il mare.
Piazza Libertini funge inoltre da spazio di raccordo tra le tre piazze più importanti della città, che si susseguono in un continuum dal cuore del centro storico a quello della modernità: → quella religiosa (piazza Duomo) → quella civica (piazza S.Oronzo) → quella commerciale (piazza Mazzini).
Il Palazzo è stato edificato nei primi anni del 1900, su progetto degli ingegneri Andrea Gatto e Giuseppe Mantovano. La prima pietra fu posata il 2 dicembre 1922, con una solenne celebrazione alla quale partecipò il re Umberto I di Savoia. L’inaugurazione avvenne il giorno 28 ottobre 1927, in occasione del quinto anniversario della “marcia su Roma”, in contemporanea con l’inaugurazione dell’Acquedotto Pugliese, simbolo di rinascita civica.
L’edificio si configura come un blocco a quattro piani dal volume unitario. Isolato sui quattro lati, esibisce i suoi prospetti in pietra leccese sulla piazza e su via Felice Cavallotti.
La facciata principale è quella che fronteggia la cortina muraria della fortificazione cinquecentesca, il cui stemma posto sul portale ancora evoca i fasti del potere asburgico. La composizione architettonica è impostata su criteri di “ordine, simmetria ed equilibrio”, perseguendo la massima rappresentatività nello scenario urbano, in linea con i canoni dell’architettura leccese dell’Otto-Novecento.
Il piano terra ha un paramento murario lavorato a bugne lisce, sul quale si aprono i due portoni principali d’ingresso e una sequenza di finestre arcuate. Oltre la fascia marcapiano, il primo e il secondo piano sono scanditi da alte paraste, che inquadrano la fitta sequenza di finestre con timpani e cornici decorate. I motivi ornamentali sono eclettici, desunti dal repertorio del barocco (con festoni e conchiglie “a valve”) e del rinascimento, oltre al nuovo liberty e art-nouveau.
Dinamizza il prospetto (di oltre 60 metri) la preminenza figurativa delle due partiture mediane, su cui si susseguono in asse i portoni, le logge ad arco con balcone e i grandi timpani curvilinei oltre il cornicione.
Il Palazzo è stato interessato da importanti lavori di recupero architettonico e funzionale che si sono conclusi nel 2022. Attualmente permangono gli uffici postali a piano terra, mentre ai piani superiori sono stati realizzati trentadue appartamenti di pregio di diverse metrature.
Gli appartamenti sono stati progettati in un’ottica green, secondo i principi della sostenibilità ambientale, per garantire il massimo comfort abitativo. Il piano delle coperture è stato trasformato in un roof-garden con piscina e solarium, con sorprendente vista dall’alto in tutte le direzioni.
Da non perdere
Ai lati dei portoni posti sui quattro prospetti del palazzo sono visibili sedici preziosi lampioni di ferro battuto in stile liberty. La loro particolarità è la sagoma del braccio di sostegno a forma di “grifone”, animale mitologico, dalla cui bocca pende la lanterna.
Curiosità & aneddoti
L’area urbana circostante il Palazzo delle Poste è stata interessata da una serie di interventi di recupero, che hanno riguardato i più importanti monumenti circostanti (il Castello di Carlo V, il Teatro Apollo). Nel febbraio del 2023 sono iniziati i lavori di riqualificazione di piazza Libertini, che sarà rivitalizzata con sedute, alberature, spazi per la sosta ed esposizioni.
Il Palazzo delle Poste e il Castello di Carlo V, riqualificati anche negli spazi circostanti, ritorneranno ad avere un ruolo di primo piano in un contesto urbano più vitale e attrattivo.
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